Vai al contenuto

Le attività dell’autunno-inverno 2024

Visite guidate gratuite:

OTTOBRE

sabato 12 ottobre: “Paseo español”, una passeggiata urbana dedicata alla Napoli spagnola dal Castel Sant’Elmo ai Quartieri Spagnoli. Itinerario in spagnolo. Appuntamento alle ore 10 alla biglietteria di Castel Sant’Elmo, pranzo in tavola calda a Montesanto, prosecuzione pomeridiana fra borgo di Chiaia e Centro Antico. V prego di segnalare in quanti partecipate entro venerdì 11, il walking tour è in lingua spagnola ma non prevede difficoltà per chi non conosce la lingua in quanto le parti parlate saranno brevi e traducibili.

domenica 13 ottobre: Teano (Caserta) con Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (ingresso gratuito, purtroppo l’area archeologica ed il Teatro Romano di Teano sono chiusi per lavori almeno fino al prossimo anno), visita agli stand della Festa del cioccolato, pranzo in un ristorante della zona, a seguire, nel pomeriggio, un’esplorazione dell’area del Castello e del Borgo medievale di Vairano Patenora, del Teatro Tempio di Pietravairano e dei dintorni. Vi prego di segnalare la vostra partecipazione entro venerdì 11, precisando in quanti partecipate al pranzo a menù libero, da prenotare. Appuntamento alle ore 11 all’ingresso del Museo di Teano.

Questa visita è illustrata nella pagina Area a valle del Monte Maggiore


NOVEMBRE

un fine settimana dedicato ai ragazzi: i ragazzi cui è rivolta questa visita “speciale” sono per il momento 3 e hanno 10 anni, livello di scuola media. Aggiungetene altri, non facciamoli sentire soli! Gli adulti sono graditi, come sempre, ma ancora di più se accompagnati da minori!

sabato 16 novembre: visita all’Area archeologica di Pompei, appuntamento alle ore 10 alla biglietteria di Piazza Anfiteatro (vicino al Santuario di Pompei, ingresso preferenziale anche per disabili. biglietto intero € 18, ridotto 18-25 anni € 2, gratuito per disabili con accompagnatore e docenti muniti di certificato di servizio).

domenica 17 novembre: visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, appuntamento ore 10 alla biglietteria (biglietto intero € 20, riduzioni e gratuità come sopra).

DICEMBRE

domenica 1 dicembre: Stato e Chiesa si fronteggiano nell’epoca borbonica: Palazzo Reale di Napoli e la chiesa di San Francesco di Paola. Appuntamento alle ore 10,30 presso la biglietteria del Palazzo Reale, ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Per chi ne ha piacere ci fermeremo a pranzo in un ristorante della zona, con menù libero, in pomeriggio passeggeremo nella zona di Santa Lucia.

sabato 28 dicembreErcolano fra Area archeologica e Museo virtuale MAV. Appuntamento alle ore 10 presso la biglietteria dell’Area archeologica (biglietto d’ingresso € 16, ridotto 18-25 anni € 2, gratuito disabili e accompagnatori e insegnanti con certificato di servizio), poi, per chi ne ha piacere, ci fermeremo a pranzo insieme presso un ristorante della zona, con menù libero. Nel pomeriggio alle ore 15,30 visiteremo il Museo Archeologico Virtuale (biglietto d’ingresso € 11, ridotto € 9 per bambini fino a 13 anni, over 65 e insegnanti. Nel caso il gruppo superi le 15 unità sarà ridotto per tutti).

Le visite sono tutte gratuite, vi prego di segnalare la vostra partecipazione almeno un paio di giorni prima scrivendomi via sms, whatsapp o telegram al 328 20 28 683, precisando chi siete e in quanti verrete.


Italia che cambia

Cari amici, è da più di un anno che ho avviato una collaborazione informale con la testata nazionale online Italia che cambia: nella pagina Chi siamo trovate le interviste che le giovani e bravissime giornaliste di Italia che Cambia, della Campania e del giornale nazionale, hanno gentilmente rivolto a quasi tutti i partner con cui collaboro stabilmente, presentando le loro attività, che in buona parte hanno visto coinvolto anche me, a partire dall’impegno sociale con Mi girano le Ruote, all’ambiente con l’Agrifoglio, agli immigrati con Scuola di Pace, fino alla Biodanza e l’Educazione biocentrica, in altre parti del sito anche sugli scambi europei sui temi del co-housing e della rigenerazione urbana. Mi onoro oggi di passare a una collaborazione diretta anche sulle pagine nazionali del giornale che stimola e valorizza il cambiamento individuale, sociale e ambientale da una prospettiva umanista e laica che ho trovato autentica, propulsiva e feconda. Da novembre in poi troverete anche i miei articoli, a cominciare dai tristi fatti dell’alluvione di Valencia ai temi del cambiamento a livello personale, sociale, e ambientale, soprattutto in Campania e in Italia meridionale. Vi invito a seguire Italia che cambia anche su facebook, su instagram, sui canali telegram e soprattutto su youtube nella ottima rassegna stampa curata da Andrea Degli Innocenti “io non mi rassegno”, qualcosa di assolutamente incomparabile con i telegiornali offerti dalla sempre più squallida e menzognera televisione italiana e della stampa ad essa accodata, tutti insieme avvelenati dalla propaganda di guerra, dalla sudditanza al pensiero unico governativo. Qui c’è il collegamento al mio primo articolo sulla catastrofe di Valencia pubblicato in evidenza sulle pagine nazionali.

Un grazie e un augurio di buon lavoro ai giornalisti che vi collaborano con grande professionalità ed entusiasmo: il direttore Daniel Tarozzi, il caporedattore Francesco Bevilacqua, il conduttore della rassegna “io non mi rassegno” Andrea Degli Innocenti, alle redattrici Benedetta TorselloNadia RosatoAntonietta Della FeminaMartina Maiorano e a tutte quelle e quelli che vi lavorano e che ancora non conosco e con cui avremo modo di collaborare presto.



Scarpediem non è solo raccontare passeggiando, ma anche passeggiare nei racconti


I racconti dei mesi di settembre, ottobre e novembre nella rubrica


E quante storie…

– 1985 Mimmo e i barbudos della “cooperativa del Volto Santo”

Una storia allegra di ragazzi che volevano cambiare il mondo e che, in tempo di riflusso politico e con gli studi da terminare, si rimboccarono le maniche e cominciarono a costruirlo… si, un po’ approssimativamente e dilettantisticamente, ma con affetto e solidarietà: mattone su mattone. Il vero nome era infatti l’”Officina dei mattoni”.


– 1985 Giancarlo si disegna il simbolo della pace sul viso

Nessuno avrebbe mai pensato che fare il giornalista, a Napoli, potesse essere così pericoloso. E infatti nessun giornalista era mai stato ucciso. Anche i giornalisti facevano parte della congiura di complicità che negli anni ’80-’90 univano clan, politica, corpi deviati dello Stato. Giancarlo non era di questi, Giancarlo lottava per la pace anche così. Non c’è pace senza giustizia, non ci sarà giustizia se non ricostruiamo la pace.


– 1984 Rosaria con i carabinieri “a caccia” dei ragazzi disabili sull’isola di Procida

La “forza è femmina”, una pennellata di aromi perduti di un’isola che, se è cambiata, anche in meglio, lo deve a donne come lei, un’insegnante che fa del suo lavoro una missione e della sua vita una testimonianza di amore e di spirito di servizio.


– 1983 Mariapia e Adriana: un viaggio di ritorno e l’altro di sola andata

Il 18 novembre di quarant’anni fa, nel 1983, se ne andava Adriana, mia madre. Nel dolore e nei dolori strazianti di quegli ultimi mesi, in cui aveva anche perso Carmelo, Lino, il compagno della sua vita, mio padre, apparve per caso Mariapia, un angelo bianco che veniva dal continente nero, che portò dolcezza e consolazione a lei e a noi che le eravamo vicino, aiutandoci ad accettare la morte come una benedizione della vita, l’unica che può interrompere l’inumanità del dolore e restituirci la nostra essenza divina. Ancora oggi consola ed è dolce ricordare i dialoghi e l’affetto quasi sovrumani di queste due donne per non dimenticare che c’è stata e chi è stata Adriana.


– 1982 Carmelo, il generale obiettore che dipinge in libertà cieli da sogno

Non ci si aspetta, forse, che un generale pilota dell’Aeronautica Militare possa diventare obiettore di coscienza, altrettanto che diventi pittore e che, sull’onda delle novità artistiche degli anni ’70, diventi anche un astrattista, uno spirito illuminato e libero. Mio padre


– 1981 Serena, terremoto e ricostruzione di una vita (e di tante altre)

La vita di una donna che deve cambiare tutto, la cui arte è intrecciare relazioni, occuparsi di bambini e colorare convivenze, diventando l’anima della prima cooperativa che fa agricoltura biologica in Campania, La Malerba di Casamicciola d’Ischia.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

it_ITItalian