Scarpediem è raccontare passeggiando, ma anche passeggiare nei racconti.
Diversamente simili
Nelle pagine E quante storie… trovate una raccolta di racconti che illustrano in altro modo le avventure di Scarpediem e non solo. Dal 1° marzo 2024, ogni 1° e 15 del mese, riporto sul sito una storia già pubblicata nella rubrica “Diversamente simili” della rivista “Diversamente liberi”

Ora vi spiego un segreto (settembre 2025),
che forse qualcuno già avrà colto: i racconti sul sito appaiono in ordine temporale inverso, dall’ultimo al primo: ma se li leggete dal primo all’ultimo (quindi dovete andare alla fine delle pagine della rubrica E quante storie…) vi si dipana davanti una storia completa, una specie di libro che ancora non so dove ci porterà, ma arriverà ai giorni nostri e, forse, a quel punto varrà la pena di pubblicarlo per intero, appunto, come libro. Libro dunque, in questo momento, in attesa di conclusione che dia senso al tutto e in cerca di editore… Un libro scritto davanti a voi e col vostro aiuto. Un feuilleton di vita sociale e di eroi che mi hanno ispirato.
Per sapere di più sul giornale “Diversamente Liberi” puoi leggere qui di seguito…
La rivista “Diversamente Liberi” nasce nel febbraio 2016 per iniziativa dell’associazione “Mi girano le ruote” in collaborazione con la mia scuola, l’Istituto d’Istruzione Superiore Teresa Confalonieri di Campagna (SA) come prodotto di un laboratorio di scrittura tenuto con i detenuti dell’Istituto di Custodia Attenuata per il trattamento dei Tossicodipendenti (ICATT) di Eboli (SA). L’attività vede oggi coinvolti diversi volontari dell’associazione ed anche mie ex allieve, nonostante la scuola non vi sia più impegnata. La rivista è diffusa tra le associazioni della provincia di Salerno, nei centri e le comunità di recupero e neile biblioteche dei principali istituti di custodia del Paese in alcune centinaia di copie cartacee ed online tramite i social-network ed il sito dell’associazione, negli ultimi anni anche in forma di podcast sulle principali piattaforme audio dell’associazione Mi girano le ruote.

Se sei impaziente di leggere tutte le storie pubblicate su ogni rivista arretrata puoi usare QUESTO LINK per andare sul sito dell’associazione, dove trovi tutti i numeri, o inquadrare questo QR code con il lettore QR del cellulare (puoi anche salvare la schermata sul cellulare e leggerla in un secondo momento col lettore QR dello stesso)
Altrimenti puoi leggere i racconti come arrivano due volte al mese su scarpediem.org, dove trovi anche una piccola sinossi di presentazione per ogni storia.
Mi piace condividere con voi l’intera rivista perché è bello confrontare e provare a leggere anche le altre voci del carcere, dei detenuti, dei volontari, di altre associazioni che collaborano a questi progetti. Non siate pigri, vale la pena leggersi tutto il numero che vi propongo ogni 15 giorni!
In ogni caso qui sotto trovi sempre l’ultimo numero di Diversamente Liberi

L’ultimo numero di Diversamente Liberi con 5 miei articoli e i relativi podcast:
- La Galleria storica dei Vigili del Fuoco a Napoli p. 14
- Biodanza a scuola e in carcere – With or without you p. 15
- Ecomusei in Campania p. 16
- Progetti interculturali: la spontanea ricerca dell’altro p. 17
- Diversamente simili: 2020 Francesco e il covid 19 p. 20
La rivista in PDF e i relativi podcast sono nella pagina dedicata a questo numero
Italia che cambia
il portale d’informazione indipendente, ecologica e costruttiva che dal 2013 racconta la complessità e ispira il cambiamento.
Dal 2023 ho avviato una collaborazione informale con la testata nazionale online Italia che cambia, che in realtà seguivo già da anni: nella pagina Chi siamo trovate le interviste che le giovani e bravissime giornaliste di Italia che Cambia, della Campania e del giornale nazionale, hanno gentilmente rivolto a quasi tutti i partner con cui collaboro stabilmente. In quelle pagine sono presentate dettagliatamente le attività di queste persone e associazioni che in buona parte hanno visto coinvolto anche me, a partire dall’impegno sociale con Mi girano le Ruote, all’ambiente con le associazioni Marco Mascagna e Agrifoglio, con gli immigrati con Scuola di Pace fino alla Biodanza e l’Educazione biocentrica. in altre parti del sito trovate anche un primo episodio di collaborazione che ho avuto negli scambi europei sui temi del co-housing e della rigenerazione urbana. Mi onoro dal novembre 2024 di passare a una collaborazione diretta con il giornale che stimola e valorizza il cambiamento individuale, sociale e ambientale da una prospettiva umanista e laica che ho trovato autentica, propulsiva e feconda.
8 novembre 2024
Su questa pagina trovate i miei articoli in ordine inverso di pubblicazione, dall’ultimo al primo, dedicato ai tristi fatti dell’alluvione di Valencia. Mi dedico ai temi del cambiamento a livello personale, sociale, e ambientale, soprattutto in Campania e in Italia meridionale. Vi invito a seguire Italia che cambia anche su facebook, su instagram, sui canali telegram e soprattutto su youtube nella ottima rassegna stampa curata da Andrea Degli Innocenti “io non mi rassegno”, qualcosa di assolutamente incomparabile con i telegiornali offerti dalla sempre più squallida e menzognera televisione italiana e della stampa ad essa accodata, tutti insieme avvelenati dalla propaganda di guerra, dalla sudditanza al pensiero unico governativo.
Un grazie e un augurio di buon lavoro ai giornalisti che vi collaborano con grande professionalità ed entusiasmo: al suo fondatore ed ex direttore Daniel Tarozzi, al caporedattore Francesco Bevilacqua, al nuovo direttore e storico conduttore della rassegna stampa “io non mi rassegno” Andrea Degli Innocenti, alle redattrici Benedetta Torsello, Nadia Rosato, Antonietta Della Femina, Martina Maiorano e a tutte quelle e quelli che vi lavorano e che ancora non conosco e con cui avremo modo di collaborare presto.
La Via Silente
Rimasi incuriosito, molti anni fa, quando durante miei giri in Cilento vidi apparire in moltissimi luoghi i primi cartelli, che sulle strade più tranquille segnalavano questo percorso. Mi chiedevo se in questo nome c’entrasse il fiume Sele – o viceversa – fosse un particolare gioco di parole sul Cilento, questa parte meravigliosa della provincia di Salerno, simile e allo stesso tempo radicalmente diversa dalla più famosa Costiera Amalfitana. E invece “silente” indica proprio il silenzio, la pace e la tranquillità in natura.


Mòvesi, l’associazione giovanile che promuove il “neoruralesimo” a Buccino (Salerno)
Scuola all’aperto, coltivazioni biologiche e sinergiche e riciclo, volontari da tutta Europa e ragazzi del paese in viaggio all’estero per creare una visione più aperta tra i giovani che vivono la propria origine come una condanna alla marginalità. Elaborare strategie comuni e reti di collaborazione dal basso.
Un gozzo elettrico pensato e realizzato da donne
Un pomeriggio con giornalisti ambientalisti per conoscere un’impresa femminile legata al mare e all’ecologia


L’ecomuseo di Oscata
Un borgo della provincia di Avellino che ha molto della vicina Puglia, ma soprattutto che è animato da un gruppo di persone che promuovono eventi culturali e collettivi legati alle stagioni e alla vita dei campi.
L’ecomuseo di Morigerati
Prosegue l’esplorazione degli Ecomusei Campani: stavolta andiamo in Cilento, in provincia di Salerno, per conoscere un’attività nata con la partecipazione di tante persone, un lavoro corale che merita moltissimo sia dal punto di vista sociale, sia dal punto di vista ambientale e paesaggistico.


Italsider, area di Bagnoli e Rete NoBox
Cosa sta succedendo a Bagnoli? La Rete NoBox segue da anni con denunce all’opinione pubblica e alla magistratura i tentativi di speculazione in corso, nel silenzio totale della stampa
Governance partecipata e sociocrazia: a che punto siamo
Una strategia per prendere decisioni importanti che coinvolgano la cittadinanza. Tra 2005 e 2006 su iniziativa dell’ambientalista Rob Hopkins nasce e si sviluppa l’idea delle Transition towns, luoghi dove si praticano alternative energetiche che hanno una caratteristica fondamentale: la partecipazione. Grazie a Cristiano Bottone dal 2008 si diffonde questa riflessione anche in Italia. A che punto siamo?


Scampia è anche un ecomuseo
Inizia qui il nostro viaggio negli ecomusei che sono stati riconosciuti con la legge regionale. Scampia è un esempio di trasformazione dal basso che merita di essere non solo ri-conosciuto ma visitato e frequentato. Ben altro che “modello Caivano”…
Il fiume Sele e le energie rinnovabili
Nella provincia di Salerno si produce tanta energie pulita. Vediamone la realtà in crescita e le prospettive


Italsider e industria pesante a Bagnoli: come lo sviluppo industriale colonizza un territorio
L’inizio di alcuni approfondimenti su una delle più grandi ristrutturazioni urbane e bonifiche di aree industriali in Europa
Una storia di lavoratori che rifondano un’azienda virtuosa a Caivano
I lavoratori salvano la loro azienda e festeggiano 10 anni di profitti e cooperazione a Caivano, grazie anche all’aiuto di Banca Etica


Il training nonviolento e il confronto con la propaganda di guerra
Antonio Lombardi ci racconta la metodologia del training nonviolento. Per non smettere di educare alla pace, in un’epoca in cui si sollevano venti di guerra e l’umanità sembra dimenticare l’assurdità e inutilità dei nazionalismi e delle guerre del Novecento
Quattro ecomusei in Campania
presentati a Scampia, presso il ristorante Chikù, sede del MOSS, Ecomuseo Diffuso di Scampia.


Il benessere delle api ed il nostro benessere sono legati
ecco molte cose che possiamo fare per migliorarli entrambi
Il riscatto della Terra di Lavoro e della Campania felix
sempre meno Terra dei Fuochi grazie alla lotta biologica


Il bradisismo dei Campi Flegrei
nella storia e in questi mesi di nuova crisi: il vuoto della politica e le iniziative dei comitati cittadini
La vera “comunità educante”
La metodologia dei Maestri di strada, una lezione di pedagogia partecipata che potrebbe cambiare il mondo

Lo Stato ancora non guarda negli occhi Caivano
Uscito dal carcere dopo 12 anni di detenzione, Bruno Mazza si è reso conto che nessuno avrebbe fatto nulla per allontanare i giovani di Caivano da criminalità, droga e abbandono scolastico. E allora ci ha pensato lui, fondando l’associazione Un’infanzia da vivere.
Un cambiamento Maldestro
5 marzo 2025
Maldestro è conosciuto come cantante, ma nasce come un ragazzo di Scampia, con la maledizione di essere figlio di un boss e non saperlo nemmeno. Crescendo scopre la musica, ma anche il teatro e diventa un artista del pensiero critico, tuttaltro che maldestro, come si racconta.


Roberto che viene dall’inferno
6 febbraio 2025
Roberto ha avuto la forza tanti anni fa di uscire dalla tossicodipendenza e ricostruire la sua vita diventando un operatore della salute mentale, educatore ed operatore sociosanitario. Ma dopo una dozzina d’anni di lavoro con le cooperative del privato sociale è fra i 300 operatori che sono stati licenziati anticipatamente dall’ASL Napoli 1 e ora, a oltre sessant’anni, prepara i concorsi per tornare a ri-fare quello che aveva imparato già a fare molto bene, nei servizi dove ha aiutato tante persone a convivere con le difficoltà esistenziali che lui conosce fin troppo.
16 dicembre 2024
Ulteriori aggiornamenti su Valencia e la catastrofe dei mesi scorsi


8 novembre 2024
Qui c’è il collegamento al mio primo articolo sulla catastrofe di Valencia pubblicato in evidenza sulle pagine nazionali.

